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Cavalli

La storia di una crescita. Del camminare insieme condividendo la stessa strada per poi dividersi

  • Regia: Michele Rho
  • Cast: inicio Marchioni, Michele Alhaique, Giulia Michelini, Duccio Camerini, Luigi Fedele, Francesco Fedele, Cesare Apolito, Fausto Maria Sciarappa, Marco Iermanò, e con la partecipazione di Pippo Delbono, Andrea Occhipinti, Antonella Attili e Asia Argento
  • Produzione: Settembrini Film in collaborazione con Rai Cinema e con la partecipazione di Regione Toscana
  • Genere: Docu-Film
  • Anno: 2011
  • Data di uscita:21 ottobre 2011
  • Distribuzione: Lucky Red
  • Durata: 93'

Sinossi


Alla fine dell’Ottocento, in un paesino degli Appennini, in una casa sperduta in mezzo a una vallata, vivono Alessandro (Vinicio Marchioni) e Pietro (Michele Alhaique), due fratelli diversi e legatissimi. I due bambini, di undici e tredici anni, spensierati e pieni di energia, vivono come due animaletti selvaggi, cacciandosi sempre nei guai e trascorrendo le loro giornate tra le corse con i carretti, i tuffi al fiume e i furti nella cantina.

Alla morte della madre, il padre vende gli ultimi averi per regalare ai figli due bellissimi puledri non ancora domati, Baio e Sauro. Divenuti adulti, mentre Alessandro sente crescere il desiderio di oltrepassare le montagne e andare lontano, Pietro vuole diventare un allevatore e vivere con Veronica, la ragazza che ama.


Note di Regia


«Quando ho letto per la prima volta il racconto “Cavalli” ho provato una piacevole sensazione di déjà vu, come se nella mia testa questa storia esistesse già, come se l’avessi vissuta in prima persona. “Cavalli” ha il sapore di quelle storie che ti raccontano da piccolo. Storie che ti rimangono dentro anni per poi essere raccontate di nuovo. Questo film parla di qualcosa di ancestrale e di animalesco: è la storia di un amore fraterno, forte, violento, viscerale e indispensabile. Parla di un amore per chi c’è e per chi non esiste più. È la storia di un’amicizia che non finirà mai. È la storia di una crescita. Del camminare insieme condividendo la stessa strada per poi dividersi».

«La realizzazione di CAVALLI è stato un ‘viaggio’ difficoltoso. Una montagna difficile da scalare. Per quanto il percorso fosse chiaro fin dall’inizio e il punto di arrivo forte nella mia testa spesso mi sono trovato in balia dei capricci della Natura: maltempo, animali inquieti, infortuni e quant’altro».

«Fu chiaro fin da subito che per arrivare in cima alla vetta avrei dovuto essere pronto a stravolgere i miei piani, a cambiare sentiero scoprendone dei nuovi più tortuosi e accidentati. Infatti per quanto mi ostinassi a voler “domare” il film e a portarlo dove volevo io questo mi sfuggiva dalle mani, mi si rivoltava contro conducendomi altrove».

«Lui non si sarebbe semplicemente piegato al mio volere. Dunque ho deciso di assecondarlo dolcemente trovando un punto d’incontro e sfruttando tutti gli imprevisti che quotidianamente mi si prospettavano».

«Solo così sono riuscito ad arrivare in cima, passando per luoghi che mai mi sarei immaginato».

«E come tutti i viaggi quando arrivi a destinazione ti guardi indietro e ti scopri cambiato, diverso. Non sei più la stessa persona che eri prima di partire. Ti chiedi come hai fatto a fare tutta quella strada».

«I miei compagni di viaggio sono stati fondamentali in questo percorso e meriterebbero di essere ringraziati uno ad uno».

«Ora che CAVALLI è finito lo guardo e ne sono orgoglioso perché in esso ritrovo forte l’idea del film che volevo fare».

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