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Il Piccolo Principe in 3D

In arrivo il nuovo film animato

20-12-2010 20:00

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    Il Piccolo Principe in 3D

    IL 6 GENNAIO -Il 6 gennaio alle ore 15,05 gli spettatori italiani potranno vedere il primo dei 52 episodi della serie, uno special tv di 50 minuti dal titolo Il Pianeta del Tempo; una anticipazione di ciò che andrà in onda alla fine dell’anno prossimo, quando saranno pronti tutti gli episodi di quello che è uno dei progetti più ambiziosi nella storia dell’animazione.

    TRE ANNI DI LAVORO -Tre anni per lo sviluppo del progetto, 720 scenografie, 18200 pagine di storyboard, per raccontare il mondo onirico e poetico del libro di Saint-Exupéry ispirato ai valori universali dell’amore, amicizia, purezza dell'infanzia, rispetto della natura, che continua ad appassionare generazioni di lettori. Un riferimento culturale universale di sorprendente modernità, una sorta di educazione sentimentale, tradotto in 220 lingue e dialetti, con 134 milioni di copie vendute in tutto il mondo dal 1943, anno della prima pubblicazione, che affronta temi come il rapporto dell’uomo con il tempo o la felicità e le prove della vita. E inoltre, la trasmissione di valori tra il mondo dell’infanzia e quello degli adulti, l’opposizione fra il visibile e l’invisibile, la bellezza, il viaggio interiore e il viaggio attraverso il mondo, il mistero della vita e della morte.

    SUE ANCHE LE ILLUSTRAZIONI -Con le sue neanche cento pagine, inclusi i famosi acquerelli di Saint-Exupéry, Il Piccolo Principe in animazione non poteva certo essere una semplice trasposizione del libro ma qualcosa di più: un suo prolungamento insieme libero e fedele. Con lo stesso messaggio: “si vede bene solo con il cuore, l'essenziale è invisibile agli occhi”.

     UNA STORIA SENZA TEMPO -Un mondo fedele allo spirito del Piccolo Principe. Già dalla dedica a Léon Werth, e al “bambino che questa grande persona è stato”, Saint-Exupéry invita infatti a portare una sguardo di bambino sul personaggio, o almeno, uno sguardo a altezza di bambino, lasciando possibili altre visioni e interpretazioni. Così, invece della voce dell’aviatore, sarà lo stesso Piccolo Principe a raccontare le sue vicende in prima persona, attraverso le lettere che scrive alla sua Rosa.

    I PIANETI DIVENTANO 24 - Se nel libro visita sette pianeti, ben 24 sono quelli che conoscerà nella serie. Dal pianeta del Tempo a quello dell’Astronomia, dal pianeta dei Libri a quello del Gran Buffone - l’episodio scritto da Vincenzo Cerami insieme al figlio Matteo e Thierry Gaudin - ogni viaggio è fonte di scoperte indimenticabili, di avventure umane ricche di insegnamenti, per il Piccolo Principe e per il bambino-spettatore, adulto di domani.

    LA VOCE DEL SERPENTE - Pino Insegno, che ha già prestato la sua voce alla tigre dai denti a sciabola nei tre film dell’”Era Glaciale” e impersonato il narratore in “Principi e Principesse” di Michel Ocelot, interpreta il Serpente, lo scaltro personaggio che nella serie seminerà la confusione nella galassia agendo così da detonatore delle nuove avventure del Piccolo principe. A causa del rettile infatti, l’universo è in pericolo: le stelle si spengono le une dopo le altre al suo passaggio. Il Piccolo Principe deve risolvere questo problema, e così lasciare il suo asteroide B612 e la sua Rosa per un grande viaggio ricco di avventure, accompagnato dal suo fedele amico Volpe.

    I BAMBINI DI OGGI -“E’ stato per me un sogno segreto quello di dare una nuova eternità a questo ometto unico al mondo nato nel 1943, di trasmetterlo alle generazioni future entrando nel nuovo universo dei bambini del XXI secolo”, ha confidato Olivier d’Agay, pronipote d’Antoine de Saint-Exupéry. “L’incontro con Aton Soumache, produttore di film e serie in animazione apprezzate dalla critica come “Skyland”, “Renaissance”, “Le Petit Nicolas”, è stata l’occasione giusta”. “Certi autori attraversano il tempo restando forti”, ha aggiunto Antoine Gallimard, “Antoine de Saint-Exupéry è uno di questi. Come editore storico della sua opera, è importante per noi che il Piccolo Principe trovi sempre la sua strada nell’immaginario del pubblico, ed è ciò che ci ha spinto a lanciarci in nuove edizioni, come il libro pop-up. Ai miei occhi, il fatto che questo progetto si incontri con altri immaginari, altri scrittori, altri illustratori, è un modo di continuare il progetto di Saint-Exupéry sotto altre forme”.

    (fonte: TG1

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