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Torna dopo 16 anni dietro la macchina da presa per la regia di The Beaver Jodie Foster, ex bambina prodigio di Taxi driver. Il suo film racconta la storia di un uomo depresso che prova a curarsi utilizzando come alter-ego un castoro di peluche.
Il protagonista del film è Mel Gibson, un uomo complesso e intemperante.
Perché lo ha scelto?
''Appena ho letto la sceneggiatura ho pensato a lui, ci voleva un interprete sensibile, con molti chiaroscuri''. Spiega Jodie Foster in una intervista al quotidiano La Stampa. ''Non so se questo ruolo potrà riabilitarlo agli occhi del pubblico - continua - né aiutarlo a superare i suoi problemi. E' vero però che un film permette sempre di andare in fondo a se stessi. So che Mel è estremamente orgoglioso dell'esperienza. E' una persona molto riservata, stavolta quello che mostra sullo schermo è molto più intenso e vero di quello che abitualmente mostra di se stesso''.

Sulla possibilità che Gibson avrebbe potuto creare problemi durante le riprese, la Foster dice: ''Ci conosciamo da quando abbiamo girato insieme ''Maverick'', nel 1993, siamo amici, possiamo stare ore al telefono, Mel è capace di essere gentile, dolce, riflessivo''.

Il film presentato a Cannes, si chiude con un messaggio ottimista: ''La storia descrive la maniera con cui è possibile connettersi con gli altri, soprattutto con le persone che si amano. Ecco, l'importante è questo, non restare mai da soli. Se c'è una cura, è nello scambio, nell'amore della famiglia''.

Jodie Foster ha appena lavorato con Roman Polaski sul set di Carnage: ''E' stata una esperienza molto interessante, Polanski è un maestro, ha un metodo tutto suo di lavorare, mi ha ricordato un po' Woody Allen, sono molto simili. Tutti e due fortemente dirigisti, il set è loro e devono controllarlo completamente''. (Fonte: Adnkronos)