Non c'era a ritirare il premio Pietro Marcello, regista di La bocca del lupo, a causa di un improvviso lutto familiare, ma il suo documentario ha battuto anche il super-favorito Draquila - L'Italia che trema. Dopo aver conquistato il pubblico del Torino FilmFest e quello di Berlino, dove ha vinto il premio Caligari del Forum e il Teddy Award, La bocca del lupo si aggiudica anche il Nastro d'Argento 2010 come Miglior documentario.
Prodotta dalla Indigo Film e l'Avventurosa Film in collaborazione con Rai Cinema e Babe Films, la pellicola è nata dalla volontà della Fondazione San Marcellino di raccontare la città di Genova e il suo tessuto sociale. Costato appena 100mila euro, il film utilizza anche splendidi materiali di repertorio e racconta l'inusuale storia d'amore fra un ex-criminale e un transessuale.
"l film fin dall'inizio trascina il pubblico in un mondo scuro, malinconico che affascina per la mescolanza di bizzarra bellezza e asprezza. ... Il montaggio poetico associativo combina generi diversi, interviste, ricostruzioni, immagini documentarie e materiali di repertorio, una combinazione eterogenea e densa che ha un effetto ipnotico" (motivazione della giuria che ha assegnato il premio Caligari).
Miglior documentario di cinema Negli occhi di Daniele Anzellotti e Francesco del Grosso, il film dedicato a Vittorio Mezzogiorno. Menzione speciale La maglietta rossa, il documentario di Mimmo Calopresti su Adriano Panatta. Menzione speciale anche a Maurizio Tedesco, produttore de L'uomo dalla bocca storta di Emanuele Salce e Andrea Pergolari